Soave_Rocca_Sveva_fotogrfati_da_Tiziano

Nella prestigiosa cornice di Rocca Sveva a Soave
Nicla Pompa McCarol
ha presentato il primo di una trilogia di romanzi:

L'ODORE PROFANO

La storia di Alois e Miranda si snoda per tutto il romanzo, spesso in modo doloroso,
ma sempre con grande intensità, superando i moltissimi ostacoli che la vita ha
loro riservato. Finalmente, dopo molti equivoci avranno la possibilità di riavvicinarsi,
si incontreranno soli, a cavallo, in un momento perfetto: un'alba luccicante di
nuove promesse e nuovi inizi.

Interessante, originale e coinvolgente l'abbinamento fra i testi letti
dalla stessa Nicla e i profumi d'alta gamma creati da Celso Fadelli.

Profumi come opere d'arte, sparsi nell'aria con il romantico ventaglio
dalla modella Zeudi Zuin.

Prossimo appuntamento:
Sabato 23 giugno a Venezia, Mulini Stucky,
Hotel Hilton, alle ore 20 per un cocktail seguito dalla cena e
dalla presentazione del libro ai bordi
della piscina sulla terrazza

per informazioni:
http://www.odoreprofano.com/

la foto di copertina è stata scattata da Tiziano Biasioli
titolare di Belle Epoque Film di Padova

Citazione dal manoscritto del libro

L’Odore Profano

di Nicla Mc Carol Pompa

I sentimenti nascono e crescono spontaneamente, come le piante selvatiche, non temono nulla: né il freddo né il caldo, né la siccità né l’abbondanza di acqua. Si adattano e sono forti. E’ l’amore il sentimento che ha l’evoluzione più complessa. Come un delicato arbusto richiede mille cure e attenzioni, ma soprattutto ha bisogno di tenacia e pazienza costanti.

L’intimità, quella vera, è fondata su piccole e grandi cose: è l'’abbandonarsi senza falsi pudori, donarsi completamente con tutto il proprio essere, e divenire una cosa unica.

Non si calcola il quanto, ma il come si vivono le emozioni, ed è nella profondità dell’anima che si cela il tesoro della felicità.

In quel silenzio quasi mistico si poteva udire il canto leggero dello scorrere dell’acqua. La terra rossa creava un deciso contrasto con il verde pastoso della vegetazione, e il sole irriverente, sbiadiva con la sua luce l’azzurro del cielo. In quel preciso istante, di estrema armonia dominata dall’oblio… un colpo di fucile squarciò quella quiete solenne.

Lei e il suo cavallo: soli. Dinanzi a quella opera di Dio, a quella alba velata di rosa che come una sposa correva incontro al sole, suo sposo, nella immensità del creato.

giugno 2012